Chi glielo dice a De Luca?

10 Novembre 2020

Oggi i ragazzi sono arrivati a scuola straniti dalle notizie del lockdown annunciato dai media.

A metà mattina comincio a girare per le classi per dare un avviso.

Entro nella prima.

“Ragazzi, avete sentito le notizie dell’ultimo DPCM. Noi stiamo seguendo le indicazioni della Regione Veneto e quindi domani si farà scuola regolarmente, secondo l’orario stabilito.”

Boato di gioia.

Osservo i ragazzi, a gioire non sono solo le ragazzine più brave della classe, ma anche il gruppetto di casinisti in fondo alla classe è in piedi, con le braccia al cielo, come quando si segna un goal.

Esco dalla classe sconcertato.

“La seconda B è una buona classe”. Penso. “Per quello hanno reagito così. Proviamo con una più difficile.”

Entro nell’altra seconda.

“… si farà scuola regolarmente”.

Boato.

I due ribelli, in castigo nel primo banco, fanno il pugno alla Nadal come quando segna un punto impossibile.

Esco.

La scena si ripete uguale in tutte le classi.

Fino a un anno fa boati del genere li sentivo solo quando si annunciava un giorno di vacanza.

Il mondo è davvero sottosopra. Ma forse non è questione di Covid.

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