Oggi i ragazzi sono arrivati a scuola straniti dalle notizie del lockdown annunciato dai media.
A metà mattina comincio a girare per le classi per dare un avviso.
Entro nella prima.
“Ragazzi, avete sentito le notizie dell’ultimo DPCM. Noi stiamo seguendo le indicazioni della Regione Veneto e quindi domani si farà scuola regolarmente, secondo l’orario stabilito.”
Boato di gioia.
Osservo i ragazzi, a gioire non sono solo le ragazzine più brave della classe, ma anche il gruppetto di casinisti in fondo alla classe è in piedi, con le braccia al cielo, come quando si segna un goal.
Esco dalla classe sconcertato.
“La seconda B è una buona classe”. Penso. “Per quello hanno reagito così. Proviamo con una più difficile.”
Entro nell’altra seconda.
“… si farà scuola regolarmente”.
Boato.
I due ribelli, in castigo nel primo banco, fanno il pugno alla Nadal come quando segna un punto impossibile.
Esco.
La scena si ripete uguale in tutte le classi.
Fino a un anno fa boati del genere li sentivo solo quando si annunciava un giorno di vacanza.
Il mondo è davvero sottosopra. Ma forse non è questione di Covid.